RARE e CURIOSE DELL'ISOLA DI PANTELLERIA - CONOSCEREPANTELLERIA

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RARE e CURIOSE DELL'ISOLA DI PANTELLERIA

CONOSCERE
L’isola di Pantelleria ha una natura geologica vulcanica e un’originale millenaria storia umana in parte derivata dalla sua posizione geografica al centro del Canale di Sicilia e quindi partecipe dalla preistoria a tutti gli eventi storici avvenuti nel Mediterraneo dai fenici ai romani sino ad arrivare all’Unità d’Italia. Qui alcuni esempi di rarità e curiosità naturali e tecniche agricole che sono unici dell’isola di Pantelleria.
IL LAGHETTO DI PUNTA SPADILLO
Il laghetto di Punta Spadillo è oggi molto frequentato per la possibilità di poter fare un bagno anche in giorni di mare agitato, in quanto è una conca naturale nella roccia sopraelevata dal livello del mare di circa due metri e che si riempie con le onde. I riflessi verde smeraldo e la posizione in un ambiente naturale come Punta Spadillo fa di questo laghetto un’attrazione per la sua unicità.   

ORCHIDEA SERAPIAS COSSYRENSIS


Tra le rarità presenti sull’isola di Pantelleria, la bella orchidea Serapias cossyrensis (dall’antico nome dell’isola che era Cossyra) è una specie endemica che vive solamente in un’area limitatissima (non oltre due ettari), il suo habitat è un ecosistema delicatissimo che questa pianta è riuscita a trovare.


IMPIANTO DI VITE A CANESTRO A PANTELLERIA


La vite di zibibbo a Pantelleria è la pianta che predomina il paesaggio agricolo, il suo sistema di coltivazione e soprattutto di potatura è consolidato da secoli, ma all’interno di questo sistema agricolo esiste anche una rarità e in questo caso  è unica, una piccola coltivazione con una potatura e un tipo di impianto a canestro,  identico a quello dell’isola greca di Santorini.


PANTELLERIA ARIA FREDDA DI UN'ISOLA VULCANICA

Pantelleria è un’isola vulcanica con manifestazioni geotermiche secondarie quali: le favare, la sauna naturale in grotta di Benikulà e di Kazzen, le sorgenti marine calde di Gadir,Scauri e Nicà. Tutte queste manifestazioni sono collegati al calore geotermico, trovare fonti di freddo è curioso a Pantelleria. In c/da Bugeber vi è una sorgente di aria fredda a temperatura stabile in tutte le stagioni anche in estate  è di 12 C° proveniente da Gelfiser. Quest’aria fresca si incanala tra le fessure e  le pietre di Gelfiser e sfocia raffreddata in questo luogo coperto da bosco di lecci e corbezzoli amplificando il profumo della vegetazione e dando una piacevole frescura in una limitata area, soprattutto in estate.


GIARDINO PANTESCO OTTAGONALE


Il giardino pantesco di agrumi è uno dei simboli insieme al dammuso che identifica Pantelleria sin dall’antichità. Il giardino di forma circolare è quello più antico e il più frequente, ma esistono anche quelli a pianta quadrata, rettangolare , ovale o irregolare. C’è un raro giardino pantesco a pianta ottagonale (unico in tutta l’isola) che è molto bello proprio per le sue proporzioni e per la sua armonia derivata dalla originale forma ottagonale.


IL GIARDINO IPOGEO DI KUDDIA BRUCIATA


Kuddia Bruciata è un antico ex cratere di lapilli piroclastici (grigio scuro- da questo deriva il nome) che sta ai margini di Pantelleria Centro, all’interno del cratere, all’imboccatura del camino magmatico, molti secoli fa hanno costruito il classico giardino pantesco di agrumi (oggi privo della pianta) che può essere definito “ un giardino ipogeo ” unico nel suo genere.

   

IL VENTO E L'AGRICOLTURA A PANTELLERIA

Questa immagine curiosa rappresenta l’ingegno del contadino pantesco di adeguarsi al clima ventoso di Pantelleria. Sono le cladodi del fico d’india (comunemente chiamate “pale”) che vengono spezzate  per formare un cuneo e posizionate a protezione di piccole piante di pomodoro per proteggerle dal vento nella fase iniziale di crescita e creare una zona d'ombra. 

  

LA VITE ED IL VENTO A PANTELLERIA

Qualche volta (raramente ormai) può capitare a Pantelleria di osservare in qualche vigneto, filari d’orzo interposti tra quelli di zibibbo. L’orzo era seminato oltre che per l’uso alimentare (anticamente il biscotto d’orzo era diffusissimo) ma anche per proteggere i germogli della vite dal vento primaverile (scirocco) che nel mese di Maggio è intenso a Pantelleria.


L'ULIVO ED IL VENTO A PANTELLERIA

Tutte le piante da frutta a Pantelleria vengono potate sin ad ottenere un portamento dei rami bassi verso il suolo, il sistema adatto per esporre la minore superficie fogliare ai venti. L’esasperazione questa particolare tecnica di potatura è applicata alle piante di ulivo, con il risultato che piante centenarie sono alte poco più di un metro con tronchi enormi e con rami che sfiorano il suolo, ( nella foto sopra sono addirittura più in alto delle foglie) e con una superficie media 40/50 mq . Che si sa, non esiste altro luogo al di fuori dell’isola di Pantelleria in cui gli ulivi siano coltivati in questo modo.

stromatoliti a Pantelleria

IL LAGO PRIMORDIALE DI PANTELLERIA

Nel Lago di Pantelleria hanno individuato le stromatoliti (strutture sedimentarie di origine organica generalmente di tipo carbonatico, prodotte da comunità di microrganismi in ambiente lacustre o marino) che a Pantelleria sono silicee, molto rare e che si formano generalmente in ambienti idrotermali con temperature molto alte, invece al Lago Specchio di Venere si sono formate a bassa temperatura e sono anche attualmente in fase di accrescimento.


UNA MICRO OASI A PANTELLERIA

Il Gryllotalpa cossyrensis (da Cossyra antico nome di Pantelleria) rientra tra le rare e curiose. In una isola di circa 83 Kmq quale e Pantelleria, il gryllotalpa cossyrensins è presente solamente in un’area di circa 1500 mq in un settore limitato della spiaggia di argilla che circonda il lago Specchio di Venere(Riserva Naturale Orientata). È curioso che abbia trovato un’oasi in cui sviluppare caratteristiche uniche. Il grillo talpa e diffuso in Italia, esiste una specie con ali corte e non sono buone volatrici. Il gryllotalpa con 15 cromosomi presenti in Sicilia, quelli con 16 cromosomi presenti in Sardegna e pianura Padana, quelli con 18 cromosomi presenti in Sardegna e Corsica, con 20 in Liguria e solo il Gryllotalpa cossyrensis ha 23 cromosomi, dovuti al’isolamento totale e l’habitat  limitatissimo. In estate nelle serate in cui i maschi emettono il classico cri-cri, un’orchestra di richiami amplificati dalla valle in cui si trova il Lago, ma anche perchè scavano piccole tane a forma di megafono per aumentare la potenza del suono.


LA PICCOLA CINCIARELLA ALGERINA 


La Cinciarella algerina, raro e minuscolo colorato volatile, sfuggevole e poco visibile anche viste le sue dimensioni, a Pantelleria vi è unica stazione europea di questa specie.

 

LA GALEA

Altro nome curioso della toponomastica della costa dell’isola è quello di grosso scoglio di forma allungata sotto l’altura accanto al Faraglione di Dietro isola, che è chiamato “Galera della Salina” che deriva dalla forma di una tipica galea detta anche “galera” che in antico hanno associato a questo luogo.


TOPONOMASTICA ANTICA

La toponomastica di Pantelleria ha sicuramente una diversità di nomi derivati dalle occupazioni che ha avuto nella sua lunghissima storia di luogo al centro delle rotte commerciali e di interessi strategici. Una curiosità della toponomastica è un antico nome della costa Ovest, oggi non più esistente sulle carte topografiche. Sino al 1877 sulla carta topografica 1:10.000, una punta accanto alla Grotta dello Storto, oggi senza nessuna definizione, era chiamata “ Punta Trakilitrikili” un vero nome scioglilingua.


LE LANCE PANTESCHE, LA VELA E LA ZABBARA.

La zabbara (l’agave) piuttosto diffusa nell‘isola di Pantelleria sin dai primi del 1800, infatti, i panteschi “prenotavano” per quando fiorisce la zabbara (una sola volta nella sua vita) ed emette un lungo stelo con una circonferenza alla base anche di 50 cm per finire appuntita alla sommità (alto anche più di 4 metri) con grappoli di semi. Quando essicca, la struttura fibrosa diventa leggerissima ma molto resistente e flessibile. I possessori di piccole lance pantesche che non avevano risorse economiche per comprare alberi per supportare la vela, utilizzavano con ingegno questo stelo della pianta di agave che univa l’estrema leggerezza e la flessibilità per il montaggio di vele ai costi nulli poiché era donato da amici.

L'ARCO DELL'ELEFANTE


I luoghi vulcanici per la loro natura creano delle colate laviche che in qualche caso vengono interpretate come forme di animali o di oggetti. A Pantelleria una colata lavica e l’erosione hanno creato una grande e inconfondibile sagoma di un elefante che si disseta nel mare. Oggi è un simbolo di Pantelleria ed è un luogo di balneazione tra i più incantevoli e inoltre è stato inserito tra gli archi più belli in Italia.





DATI DELL’ISOLA DI PANTELLERIA
 Superficie - kmq 84,53
 Sviluppo della costa - km 51.5
 Altitudine massima - 836 m s.l.m.
 Abitanti - 7839 (panteschi)
 Distanza dalla Sicilia - km 95
 Regione - Sicilia
 Clima- xeo-termomediterraneo
 Temperatura media – 14,8 °C
 Origine – vulcanica-Triassico
 Flora - 597 entità infrageneriche
 Flora specie endemiche - 13 Taxa

MANIFESTAZIONI
DI VULCANESIMO SECONDARIO
 Sauna Kazzen
 Sorgenti termali Lago
 Sorgenti termali marine Gadir
 Sorgenti termali marine Nicà
 Fumarole Gibelè
 Fumarole Favara Grande
 Grotta Bagno Asciutto

tramonto a Suaki maggio 2017
info 3664036041
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