LA STRADA DEL VINO DELL'ISOLA DI PANTELLERIA (Sicilia)
ISOLA DI PANTELLERIA (Sicilia)
Si presume da alcuni dati archeologici (grandi quantità di resti di anfore vinarie e contrappesi e basi in pietra per torchio) che anche nel periodo romano che inizia dal II° secolo a.C in poi, la coltivazione dell’uva dolce (poi in seguito denominata Zibibbo) sia una delle prerogative di Cossyra (antico nome dell’isola). Poi, nei periodi storici successivi, per diminuzione demografica ed abbandono di aree fertili per le continue incursioni di corsari siano diminuite le coltivazioni a vigneto, tanto da essere nel 1833 solo il 12% della superficie dell’isola coltivata a vigneto, per poi avere uno sviluppo esponenziale nel 1926 che si arriva ad avere il 64% dell’isola coltivato a zibibbo su una superficie complessiva di 83 kmq. Nei a primi anni del 1900, a Pantelleria vi erano già alcune decine di aziende vinicole che esportavano il prodotto finito in tutta Italia con velieri (di cui una flotta gestita da armatori locali) e già creavano un “ brand ” del vino ed il passito di Pantelleria che dopo oltre un secolo continua ad essere associato all’isola. Adesso Pantelleria riconquista il mercato dei vini liquorosi con prodotti di qualità e sono nate tante aziende vinicole (piccole e grandi) che hanno le loro sedi sparse in tutta l’isola. Un itinerario tra 25 aziende agricole e vitivinicole è un percorso per il visitatore ed anche un’occasione perfetta per poter intrattenersi a degustare e soprattutto a conoscere la cultura vitivinicola dell’isola che ancora oggi si collega alle antiche tradizioni. In Estate sono in pieno fervore promozionale mettendo a disposizione e presentando il frutto di un impegno professionale (alcune piccole aziende gestite dai locali fanno dei passiti eccezionali) per realizzare vini aromatici e passiti pieni di sensazioni olfattive che esprimono la natura vulcanica dell’isola di Pantelleria.
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