GIARDINO PANTESCO - CONOSCEREPANTELLERIA

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GIARDINO PANTESCO

CONOSCERE

I GIARDINI DI PANTELLERIA (Sicilia)

Dalla pubblicazione sui giardini panteschi.

Il giardino pantesco o "jardinu ", termine dialettale usato ancora oggi dagli abitanti dell’isola di Pantelleria per indicare una struttura architettonica rurale di forma circolare costruita con pietre vulcaniche lavorate e murate secondo la millenaria tecnica dei muri a secco. Si accede al suo interno attraverso un basso ingresso, dove vive e cresce un'unica pianta d’agrume. I giardini circolari presenti sull’isola sono oltre 300 a questi si devono aggiungere altri cento circa di forme rettangolari, quadrate o irregolari. Il giardino pantesco circolare viene  ritenuto dai locali "il giardino archetipo". La sua struttura così inusuale, isolata, imponente, s'inserisce nel paesaggio vulcanico fatto di cuddie (colline),di terrazzamenti e di dammusi il tutto questo crea una stretta relazione tra opere architettoniche e paesaggio. Tutti gli elementi architettonici presenti nel paesaggio agricolo di Pantelleria dimostrano una correlazione tra ogni componente, sia esso un dammuso, uno stenditoi, un aia, un muretto o un giardino. Il giardino pantesco circolare può sembrare slegato dagli altri componenti architettonici, esso è  invece perfettamente integrato a tutti gli altri. L’ingresso ha un richiamo stilistico al dammuso è ne ripercorre l’evoluzione.  L’orientamento delle porte ha, dai dati statistici della ricerca, un valore che ripercorre tutti i 360 gradi, che fa ipotizzare che l'ubicazione sia da associare in molti casi al percorso più agevole o più protetto verso eventuali intrusi. I giardini hanno un diametro complessivo che va dagli 7/8 metri ai 11/12 metri, lo spessore dei muri  è mediamente tra gli 80 /140 cm arrivando in qualche raro caso anche ai 200cm alla base. L’altezza più frequente che è 342/388 cm. Quando il bordo è inclinato verso l’interno (maggior  parte dei casi) questa inclinazione del bordo superiore ha soprattutto anche la funzione di riuscire a dirigere sulla chioma dell’albero una maggior quantità di luce e di calore, s'inserisce in quest'ottica di miglioramento del microclima interno le capacità fisiche delle pietre vulcaniche con cui è costruito il giardino, infatti, durante il giorno accumulano il calore per poi rilasciarlo lentamente al calar del sole. Per un buon sviluppo della pianta d'agrume in un clima così arido come quello di  Pantelleria, è necessario avere un l’abbondanza d’acqua. L'acqua piovana a Pantelleria attraverso la raccolta dei tetti a cupola viene incanalata dentro a cisterne scavate nei suoli rocciosi ed impermeabilizzati con impasti di calce e tufo battuto, è troppo preziosa per lasciare sfuggire quella che scorre nei numerosi sentieri di cui l’isola ne è cosparsa, per cui molti giardini panteschi sono adiacenti ai sentieri, l’isola  a causa delle numerose colline, sono accentuati le pendenze e di conseguenza i costruttori dei giardini fanno convogliare l’acqua piovana attraverso dei dossi nei fori di ingresso e la indirizzano al piede dell’albero, tutto ciò comporta un incremento idrico che può essere valutato mediamente del 400% in rapporto a quello che può raccogliere la superficie interna del giadino. Questo apporto aggiuntivo di acqua piovana è fondamentale la manutenzione stagionale delle barriere di convogliamento e dei fori d’ingresso se non vengono fatti per cause d’abbandono comporta un costante degrado vegetativo.Questo è nello stesso tempo un efficace sistema di risparmio della preziosissima acqua della cisterna che invece è necessaria per la sopravivenza della fattoria agricola pantesca, per poter l’albero d'agrume crescere e produrre  frutti. Tutto questo per l’unica pianta di agrume che sta al centro a raffigurare la rappresentazione di ciò che si è edificato attorno, un'imponente struttura in pietra, costruita in origine così grande quando dentro vi era una piccola ed unica pianta, che dovrà attendere decenni prima di potersi ritenere adeguata al volume interno che la custodisce. Passeranno generazioni e generazioni da padre in figlio, ognuno si prenderà cura della pianta consegnata da i suoi antenati, un'eredità simbolica, perché collegata in modo inscindibile alla struttura giardino  è essa stessa raffigurativa della famiglia che possiede il bene "giardino e albero d’agrume" un bene indivisibile.


giardino ipogeo di cuddia bruciata ( al centro di un ex cratere vulcanico)


giardino ipogeo di contrada Dakalè


raro giardino pantesco pentagonale

bordo superiore inclinato tipico di molti giardini

albero di arancio al centro di un giardino pantesco

antico giardino con pietre con i licheni bianchi

unico giardino ottagonale

foto di tutti i tipi di giardini panteschi-Pantelleria -
 Foto aeree di giardini panteschi di diverse forme 
 tutte in proporzione alle dimensioni originali 

GIARDINI D'INVERNO

Il giardino pantesco è un elemento classico del paesaggio dell’isola di Pantelleria. In inverno l’albero di agrume al suo interno fruttifica, protetto dalla sua imponente struttura in pietra lavica che oltre alla protezione dei venti freddi trattiene il calore dei raggi solari e lo cede lentamente alla pianta durante la notte, e di questo microclima favorevole l'agrume coglie i benefici per produrre abbondanti frutti. Il giardino pantesco può anche essere definito un Giardino d’Inverno o una Orangerie (struttura adibita ad accogliere principalmente gli agrumi  nei periodi invernali nei paesi europei per proteggere dal clima freddo delle piante sensibili come lo sono gli agrumi). Anche se a Pantelleria  vi è un clima mediterraneo, l’intensità dei venti autunnali o invernali sono il motivo principale per cui si costruisce ad ogni singola pianta di agrume una “Orangerie o Giardino d’inverno” in pietra, per essere protetta dai venti freddi e in parte da quelli caldi di scirocco. La definizione del giardino pantesco come una “tipologia unica” di Orangerie (trad. aranciera) è confermata dalla partecipazione al congresso “Orangerie d’Europa” svolto dall’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) a Bamberg (Germania) 29 Settembre 2005, con una relazione sui giardini panteschi, beni architettonici rurali da conservare e valorizzare.


sotto - grafico di temperatura media minima tra interno giardino ed esterno giardino -
- la temperatura media minima interna è più stabile -

DISEGNO DI TIPICO GIARDINO CIRCOLARE PANTESCO
dalla pubblicazione " I giardini dell'isola di Pantelleri
a"

disegno di un giardino pantesco di forma circolare-Pantelleria-
IL  MICROCLIMA DEI GIARDINI CIRCOLARI
Il termine microclima è utilizzato in molti casi, ma nel giardino pantesco lo si può ritenere appropriato, poiché la struttura muraria che circonda l’albero con tutte le prerogative già elencate nasce allo scopo di creare un clima adatto allo sviluppo di questa particolare pianta che è l’agrume, che diversamente troverebbe molte difficoltà a crescere in un clima come quello di quest’isola che è ventoso, con notevoli sbalzi termici e con poca pioggia. Il risultato è visibile, in quanto le piante inserite all’interno e in particolare in quei giardini a forma circolare, se hanno la manutenzione necessaria (acqua, potature, pulizia dalle erbe) crescono e producono frutti. Il funzionamento climatico che si sviluppa all’interno di questa struttura è difficile da valutare in termini molto precisi, in quanto vi possono essere piccole differenze. La scelta del giardino sperimentale è stata effettuata tenendo conto di alcuni parametri più diffusi sotto elencati:

Distanza dal mare per evitare l’eccessiva umidità che può falsare i dati  - GS è in linea d’area  distante  Km 1
Altitudine media tra i 100 e 200 metri s.l.d.m dove sono presenti il maggior numero i giardini ( grafico a pag.94 ) - GS a 103 metri
Tipo di roccia più diffusa  tra i giardini è quella scura - GS costruito con lave sodatrachitiche quarzifere
Diametro medio dei giardini mt. 9 >10– GS diametro esterno metri 9
Altezza media dei giardini— GS altezza metri 3,3
La chioma non superi il bordo superiore –GS alt. chioma metri 2,7
Albero che non riempia tutto lo spazio—l’albero è 2/3 dell’area di GS
Che non sia ombra di una collina -GS è al centro di un terreno

L’uso di due stazioni meteo e dei sensori di temperatura posti all’interno del giardino e all’esterno dello stesso sono necessari per verificare nell’ambito di una zona quali sono le differenze di condizioni di clima tra esterno e interno al giardino. Tra le variabili che influenzano i dati vi sono il posizionamento dei rilevatori, poiché il giardino come elencato in precedenza produce un’ombra che interessa parte di esso durante tutto il giorno, essendo una struttura circolare e di diametro non grande in rapporto all’altezza. L’elenco seguente della scelta del posizionamento dei sensori cerca di limitare al minimo le differenze tra esterno e interno. Per quanto riguarda i giardini di forma rettangolare, il clima che si crea al suo interno è troppo difficile da rilevare in termini scientifici perché le dimensioni interne sono molto variabili tra i giardini rettangolari e anche le piante sono diverse e di differenti varietà. È indubbio che le strutture giardino pantesco di forme differenti da quelle circolari funzionino e permettano lo sviluppo delle piante, ma per capirne le ragioni è più preciso il rilievo dei dati.


Il giardino scelto ha fra l’altro una caratteristica che non influenza la valutazione climatica, ma riconferma il capitolo “L’acqua” e in particolare la p. 51 con i giardini accanto a una cisterna. Questo giardino ha la caratteristica di essere costruito accanto a una antica cisterna in abbandono che è stata ristrutturata nella parte superiore per utilizzarla in seguito solo per l’apporto idrico al giardino; a conferma di ciò non esiste nessun fabbricato (dammuso) nel raggio di 70/80 metri e il giardino e la cisterna sono al centro di un terrazzo. Vi è anche, come evidenziato dal rilievo, un piccolissimo giardino addossato al principale che in passato conteneva un albero da frutta (provabile pesco o albicocco); infatti in questa contrada era frequente questa opportunità data dai terrazzi di dimensioni limitate e con muri alti, come in questo caso si fruttava i ripari adatti a uno sviluppo protetto di piante. Il posizionamento delle stazioni e dei sensori ha ridotto le possibilità di falsare i dati e i ripetuti rilievi effettuati tenendo conto sia dell’arco del giorno sia di quello della notte. La scelta di immettere i dati integrali di 14 rilievi (notte-giorno) del mese di novembre perché presentano tutti gli elementi necessari quali: vento forte, pioggia, soleggiamento, e forte umidità nell’arco di una sola settimana.


Valutazione dei dati climatici
Il primo dato da osservare è che la differenza tra temperatura minima e massima sia diurna sia notturna dentro il giardino è in un arco di 3,9 gradi, invece esterna è di 6,7 gradi; un’escursione termica minore dentro il giardino è di sicuro vantaggio per lo sviluppo adeguato dell’agrume. Osservando le temperature minime, si nota che si mantengono mediamente superiori di 1,7 gradi all’interno del giardino (tabella p. 00). Questo dato è più rilevante soprattutto nei periodi freddi e durante la notte proprio per le caratteristiche dell’agrume che mal sopporta le basse temperature. Ciò rilevato dai sensori era ipotizzato da calcoli teorici che lasciavano intuire le capacità di accumulo di calore delle pietre vulcaniche più di quelle di colore scuro; esse cedono leggermente il calore accumulato ed essendo una struttura chiusa e limitata nelle dimensioni permettono di conservare questo rilascio di calore anche associato al limitato effetto disperdente dei muri che impediscono le variazioni repentine. anche la chioma dell’albero che fa da cappa al calore impedendo anche se in minima parte di risalire restando bloccato dalla folta vegetazione tipica degli agrumi. Si può notare che in quattro notte e cinque giorni la temperatura minima del giardino è equivalente a quella esterna; ciò si spiega (a conferma del precedente) perché durante la notte e la mattina è piovuto e quindi la pioggia ha raffreddato velocemente i muri limitando la capacità climatica. Si nota che il primo sole invernale è sufficiente per riportare il valore nella media. Le temperature massime dentro il giardino sono mediamente inferiori di un grado in quanto il riscaldamento solare non riesce ad essere completo poiché le ombre dei muri circolari sono presenti tutto il giorno oltre a quelle della chioma, anche se quando fuori la temperatura si abbassa di molto all’interno questo non avviene e mantiene il valore massimo di circa 1,5 gradi.
Questa capacità di mitigare gli eccessi di temperatura nei valori massimi nell’estate è è un indubbio vantaggio, evidenziato dai dati e anche percepibile fisicamente entrando in un giardino in estate quando le temperature sono elevate fuori, dentro sono moderate. Per quanto riguarda l’umidità nel giardino, ha valori inferiori di 13% in quelli minimi e inferiori del 5% in quelli massimi in rapporto all’esterno. Il riparo dai venti è funzionale sino a circa 20 km (media annuale vento sull’isola è di 13-14 km) quindi assolve pienamente al suo compito di riparo e anche quando vi sono eccessi oltre i 30 km smorza la velocità di circa il 60% di quella esterna; qualche valore elevato del vento è anomalo nei dati in quanto nei periodi di vento a raffica si creano turbolenze che riescono a entrare in modo limitato nella parte superiore

Il giardino pantesco con tutte le caratteristiche tipiche di forma e di pietre riesce a creare all’interno, nonostante sia una struttura aperta superiormente, un microclima temperato e privo di sbalzi termici.



















CITAZIONI SUI GIARDINI PANTESCHI SIN DALL’OTTECENTO DI ILLUSTRI
STUDIOSI  NEI LORO SOGGIORNI SULL’ISOLA

delegato speciale  G.Giusti  anno 1861


..E’  bene  acconcio il dire  che  in quelle contrade  tra gli altri alberi domestici si coltiva quello degli agrumi; e  ciò con una  ingente spesa, chiudendo ogni albero  in  un fabbricato circolare o quadrato  di  un  diametro  o  lato di  metri  otto lunghezza, e nel l’altezza di metri quattro; con una porta  per  ingresso, e  nel  centro  un  solo albero  di  agrume  e  ciò  per  difenderlo dall’impeto dei venti ...

da “Una gita all’isola di Pantellaria “ Prof. Marchese Guido Della Rosa anno 1870


percio l’ora essendo fatta tarda, mi decisi di ritornare a Pantelleria, ove il Dott. Errera mi attendeva colla buona sua famiglia pel pranzo. Nel mio ritorno mi colpirono alcune alte torri del diametro persino di 15 metri dette giardini dagli Isolani. Non sapeva rendermi ragione di questo nome, ma entrando in una di esse, dopo essermi stata aperta una robusta porta che la chiudeva, ne intesi la ragione. Sono esse costrutte per difendere dai forti venti e dai furti, alcune piante di agrumi, che altrimenti non potrebbero vegetare. Una di queste piante io vidi tanto carica di arance, che era stato necessario puntellarla con molti e molti pali.  Reso conto al Dott. Errera delle cose osservate, egli completava le mie osservazioni con molte di quelle indicazioni che andai enumerando.

da Enrico Ragusa  “Gita entomologica all’isola di Pantelleria” anno 1875

….Intanto feci le mie prime raccolte entomologiche, ed alle quattro pensai di fare ritorno a casa, perché ero stanchissimo; non mancai d’ammirare il modo strano con il quale viene coltivato l’arancio ed il limone, che non vegeterebbero affatto, se per ripararlo dai forti venti non si chiudessero dentro certe torri perfettamente cilindriche e con una piccola porta nel mezzo  


copertina del libro sui giardini di Pantelleria
I GIARDINI DELL'ISOLA DI PANTELLERIA

Questa nuova pubblicazione, segue le impostazioni già fissate nella precedente dal titolo "u jardinu", una ricerca su un tema mai intrapreso prima sui tipici giardini dell’isola di Pantelleria, applicando l’uso della statistica,l’individuazione sul territorio, le varianti stilistiche, l’interdipendenza con altri fabbricati, sino ai materiali di costruzione ed al contenuto, ossia l’albero di agrume. L’approfondimento era mirato ai soli giardini circolari, perché essi rappresentano i giardini primigeni. Questa pubblicazione anche dal titolo "I giardini di Pantelleria", descrive la continuità della ricerca, il risultato con nuovi dati acquisiti consente di inserire e approfondire l’argomento con altri tipi di giardini . Si è utilizzato per le valutazioni statistiche, la schedatura dei giardini circolari censiti per la precedente pubblicazione (circa il 40 %), con  l’aggiunta dei nuovi censimenti dei giardini  di altro tipo quali :rettangolari-irregolari-integrati nei dammusi(costruzioni rurali tipiche), anche essi nell’ordine di circa il 40% presi a campione su tutte le contrade.
Introduzione - Pantelleria tra storia e paesaggio - Le pietre - Sistema di costruzione dei giardini - L’ingresso - Il bordo superiore - Differenza tra bordo inclinato e dritto - L’acqua - L’albero d’agrume - Il microclima dei giardini - Saggio sulle fondazioni - Tipologie di crollo nei giardini circolari - Posizione geografica dei giardini - Valutazioni statistiche - Considerazioni conclusive - Bibliografia.
35 disegni e grafici - 19 mappe - 39 foto
103 pagine EURO 16


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